L’ articolo è un ottimo spunto di riflessione.
Guardando i numeri degli (”delle”, più che altro: tutte Lilly Gruber?) iscritti/e a “Scienze della Comunicazione”, però, notoriamente con zero sbocchi lavorativi ma assai facile da frequentare, mi pare che non si corra il rischio della eccessiva tecnicizzazione.
Io sottolineerei piuttosto l’ ancora scarso numero degli iscritti a Fisica e Matematica. Le scienze “dure” – impegnative e con scarsissimi sbocchi lavorativi – meriterebbero una maggiore cura.
D’altra parte di qualcosa bisogna pure vivere: siamo sicuri che per un Sumerologo o un Indologo ci siano tanti sbocchi professionali? E quali? Che faranno, dunque? Sempre a carico di mamma e papà?
Inoltre: funzioni direttive per chi non sa nulla – ma proprio nulla, e se ne vanta anche – di matematica e statistica? Forse è per questo che si fanno tanti “errori” con le previsioni di spesa, i conti ed i rimborsi…
Comunque tranquilli: per “dirigere” non serve la laurea ma sono necessari la famiglia, gli amici degli amici ed il Partito.
Fino a qualche anno fa – ma anche ora, in certi ambienti soprattutto di sinistra (leggere l’ incipit del blog di Barbara Sorrentini per credere… ) – esisteva solo la “creatività” umanistica – una definizione della stessa, please… – e ci si stimava nell’ affermare: “Io in matematica e fisica non ho mai capito nulla, a scuola avevo 4!”. Ora per fortuna le cose stanno cambiando.Per chi non lo sapesse, poi, neppure gli Ingegneri ora trovano lavoro. Necessitano anche per questo i tre requisiti citati sopra.
Vi parla una laureata in Filosofia che è stata costretta a seguire ulteriori corsi di matematica, la fisica e la chimica e biologia per conto proprio . Per capirci qualcosa della propria materia: l’ antica “filosofia naturale”, appunto. A meno che non si voglia fare come i filosofi da Festival nostrani, che dopo aver parlato di “spirito”, di “anima”, di “amore” e del povero Platone (per non parlare di Nietzsche, Heidegger e Gadamer) si sentono a posto.
I progressi nella fisica e nella biologia, nella genetica, impongono una cultura scientifica e tecnica. A tutti.
Il sapere è unico, lasciamo perdere le cavolate Gentiliane e Crociane che tanto male hanno fatto al nostro Paese (ancora tecnologicamente a zero, purtroppo, nonostante tutti stiamo scrivendo, in questo momento, sopra un tecnologicissimo computer, presi in una ipertecnologica Rete).
In quanto a Kant, come è noto teneva a Koenigsberg corsi di Fisica, Matematica, Scienze Naturali, Logica, Geografia Fisica, Metafisica, Etica, Filosofia Morale, Antropologia…ed è ancora noto per la teoria di Kant-Laplace sull’ origine del Sistema solare…
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Di: Maria Cristina
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